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Zenobia

[…] “ sembrò di passare per uno stretto, e s’accentuava il senso come di fondo prosciugato dal mare, che suscita il deserto.
Di qua e di là mozziconi di torri continuavano, ma anche qualcuna alta, quasi intatta, di forme pure.
In fondo si alzarono le fila di colonne “ […]

Cesare Brandi, Città del deserto 1958